mercoledì 24 dicembre 2008

Buone Feste

Tanti auguri di cuore per un natale speciale e per un nuovo anno ricco di sorprese e gioia.



Ci sentiamo l'anno prossimo

giovedì 7 agosto 2008

Buone Vacanze

Colgo l'occasione del Blogg-ICO per augurare buone vacanze a tutti quanti............a chi parte e chi resta in città.

Ci risentiamo a fine Agosto
PS quest'estate niente immersioni purtroppo
Mi raccomando tenetevi llibero un week end di fine settembre che si parte per il lago di garda con gite a Caneva World (parco acquatico) e Gardaland

giovedì 31 luglio 2008

Guerre del Mondo !


Ieri sera serata tranquilla fra amici.
Quattro chiacchiere, una birra (rigorosamente Peroni, oramai introvabile nella provincia di Bari !!!).
Si parla del più e del meno, come si fa sempre fra amici. Si affrontano problemi seri e si parla di minchiate.
Si parla di viaggi e di mete strane. Si parlava di Africa.
Qualcuno ha tirato fuori la guerra che da sempre funesta il Ruanda. La conoscete, quella che contappone gli Hutu e i Tutsi... Qualcuno ignorava chi fosse vincitore di questo scontro tribale.
Ho risposto io a questa domanda, sfoderando tutta la mia cultura: "hanno vinto I Tutsi, del resto rispetto agli altri avevano un'arma!!"

giovedì 17 luglio 2008

Errata Corrige


La Redazione si scusa con i Sigg. Lettori per aver assegnato la bandiera italiana al pilota Razìk, da anni trapiantato in Italia, ma di nazionalità egiziana. Ripubblichiamo, di conseguenza, il tabellino di gara con la dovuta correzione. Saluti,

il Direttore

mercoledì 16 luglio 2008

Il podio dei vincitori








Muratella GP 15.07.2008 - di A.DeAdamich

Muratella GP 15.07.2008 - di A.DeAdamich
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Grande spettacolo ieri all'autodromo "Ayrton Senna" della Muratella, temperatura accetabile nonstante luglio, piloti che hanno battagliato fino allo stremo delle forze, ma alla fine il fattore griglia di partenza è stato rispettato. Trionfa Karacchinen, sul podio Max Ranaldi e Fra-Razìk, grande rimonta del sud-statunitense Dusterdley, che chiude ottimo quarto. Deludono l'idolo di casa Maglianico, il brasiliano Flamao, ma sopratutto il campione del mondo in carica Stoner ed il suo vice Daniel Pedrosa, entrambi traditi dal motore.

LE QUALIFICHE.
Il traffico in pista ha costituito la classica variabile impazzita, avvantaggiando o penalizzando pesantemente i qualificandi. Subito a suo agio Karacchinen, che trova pista libera e ottimi tempi, con super pole che scaturisce in modo quasi naturale. Non mancano polemiche e colpi di malasorte. GiulioGiuseppe lamenta un fastidioso "tampinamento" da parte di Ranaldi, il quale sfrutta il fattore scia in prova e chiude terzo a completare la prima fila. Dick Dusterdley è tradito invece dal motore della sua Dodge Special. Il possente propulsore della casa di Detroit, Michigan accusa un guasto alla distribuzione, per cui il pilota deve retrocedere e partire dall'ottavo posto. Fra-Razìk fa viceversa il suo dovere, "martella" (non Emanuele) un paio di buoni giri e va ad affiancare Fabz K. in prima fila. Sfortunato anche Orlando Dolci, pneumatico forato mentre era in procinto di trovare il feeling con mezzo e tracciato, peccato. Il Maglianico invece ci pensa da sè a complicarsi la vita: testacoda per lui e addio prima fila.

LA GARA.
Si alza la temperatura sulla pista, partenza puntuale ore 18. Karacchinen parte forte e sfrutta il vantaggio che offre un tracciato senza lunghi rettilinei come questo, ovvero la pista libera. Alla seconda curva il primo brivido della gara. Maglianico e NorthWind entrano in collisione all'uscita di curva. Difficile capire chi sia a commettere l'errore, sta di fatto che l'ordine di partenza si altera subito. I primi tre al comando, probabilmente, nemmeno si accorgono del fatto e fuggono.Il pennellone biondo Fabz cerca di imitare il suo idolo Michael Schumacher, tentando di fare il vuoto dietro di sè. Aspra la battaglia tra Ranaldi e Razìk, dalla partenza al finish distanziati di mezza macchina a battagliarsi la seconda piazza, senza perdere di vista il leader della corsa. Dalle retrovie comincia a farsi rispettare Dick Dusterdley, che, in una staccata mozzafiato subito dopo la finish-line, è ora quinto e vede Giulio-Giuseppe una quarantina di metri avanti. Valentino Rossi è in leggera difficoltà, con le gomme Bridgestone che su questo tracciato storicamente soffrono, ma resiste agli attacchi degli ultimi grazie alle sue doti acrobatiche. Si ferma dopo pochi giri Pedrosa, motore in fiamme, forse un surriscaldamento dovuto a problemi del circuito di raffreddamento. Per il Camomilo weekend da incubo. Problemi anche per Dolci, i cui pneumatici non ne vogliono sapere di garantire l'appropriato grip con il fondo asfaltato. Si va avanti con i giri, con Fabz Karacchinen a recitare la parte del Casey Stoner dello scorso anno, e giro dopo giro comincia a costruire la vittoria in volata solitaria. Non mancano i colpi di scena, con Max Ranaldi che infila Razìk e lo scippa della seconda, ambita, posizione. Una manciata di secondi dietro, nel frattempo, Dusterdley completa la grande rimonta della giornata, andando a passare l'italiano Giulio. Saranno punti determinanti questi per la classifica iridata. Termina la gara, con Fabz sul sommo gradino del podio (e giro più veloce), seguono Max Ranaldi e Fra Razìk, poi DDuster, quarto e secondo giro più veloce della giornata. Niente male per essere il primo appuntamento del KartMondiale. Prossima tappa Laguna Seca, tracciato tanto breve, quanto estremamente difficile. Da quelle parti le Bridgestone vanno forte, staremo a vedere. Buon mondiale a tutti.
A.DeAdamich


martedì 15 luglio 2008


In foto: la griglia di partenza della gara di oggi

La grande gara che è la vita - di Z.Zeman

La grande gara che è la vita - di Z.Zeman
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In passato mi è capitato di essere spesso contestato perchè le mie squadre, pur esprimendo un gioco esteticamente gradevole ed avvincente, non sono mai andate in fondo in alcuna competizione. Potrei, a mia scusante, citare il primo posto con la Salernitana una decina di anni fa, squadra con la quale conquistammo la promozione in A, a suon di gol e spettacolo. Quell'anno, se non ve lo ricordaste, la fece da padrone un certo Marco DiVaio, capocannoniere con oltre 20 reti. In quel ragazzo credetti fin da
giovane (lui, non io, che già a 25 anni avevo una tonalità vocale da canna di bambù spezzata), lo lasciai esordire, lui fece qualche promettente, bellissimo goal. Spero che Marco, di goal, ne faccia
ancora, e che magari ne dedichi, almeno uno, al sottoscritto. E' finito il campionato europeo, ha vinto la squadra che ha, senza ombra di dubbio, espresso il miglior compromesso tra qualità del gioco e reddittività del gioco, già, proprio quest'ultima, che gran parte della gente ha sempre lamentato che io non garantissi. La qualità del gioco è stata più che accettabile, specie se paragonata alla (non) qualità dei penultimi mondiali (quelli del 2002, badate bene) o, peggio, ai penultimi europei, ai quali persino la compagine scanzonata di Ico avrebbe avuto qualche chance, visto chi, alla fine, ha trionfato. Di qui l'atroce dilemma della vita, ossia si può sempre vincere (e giocarsi, di conseguenza, sempre a
comunque la vittoria), oppure una onesta e scintillante partecipazione può essere sufficiente? A giudicare dal mondo che ci circonda, ovvero il mondo dominato dal capitale e dal feroce ed incontrollato mercato delle affamate (e affamanti) holding internazionali, la risposta è scontata: si gioca per
vincere, si deve vincere. A tutti i costi, al diavolo il bel gioco. Tanto poi, nello storico delle competizioni, figurerà una lista aurea che elencherà, anno per anno, uno di seguito all'altro, i nomi dei vincitori. Nessun cenno all'opposto finalista, nessun cenno al "come" si è arrivati al termine della competizione. Così funzionano (o non funzionano, scegliete Voi) gli "Annales". Si parla tanto (e a ragione) della Grande Olanda degli anni '70, della rivoluzione culturale apportata dal coach-genio Rinus
Michels, il celeberrimo calcio totale, tutti avanti-tutti indietro, tutti una-ed-una-sola squadra. Sapete quanto ha vinto quella squadra lì? Risposta secca ed impietosa: la squadra nelle cui fila
militavano il più completo ed elegante (a mio avviso) giocatore di tutti i tempi, Johann Cruijff, oltre a Neeskens e Ruud Krol, non ha vinto nulla. Due finali mondiali (perse), nel '74 contro una Germania tanto grande quanto italo-catenacciara, nel '78 a casa dell'Argentina pre-maradonica. Poco importa se il gioco fosse spettacolare, le azioni memorabili, se tutti si muovessero come in un concerto della London Philarmonic Orchestra, se lungo il cammino del torneo gli Arancioni avessero umiliato Italia, Brasile e
molti altri. Negli Annales dei settanta degli Orange nemmeno la traccia (parlo evidentemente solo della nazionale, le squadre di club dominavano e vincevano in Europa, eccome). Per vedere trionfare la Grande Olanda dovremo attendere la fine degli anni '80 (1988, europei in Germania, finale contro la Russia).
Oggi si corre una gara fondamentale, una gara che non ha nulla a che vedere con il football, una gara di macchine veloci. Non sono un grande esperto di motori, io provengo dall'atletica e dal nuoto. Qualcuno, questa mia origine, la contesta e la snobba un po', dicendo che io non provengo nemmeno dal mondo del calcio (ragion per cui "non ho vinto"). Una manciata di piloti, tutti differenti per caratteristiche di guida e per il modo di interpretare la gara. C'è il freddo e calcolatore Ranaldi, vincitore (senza mai
esaltare, però) di tante gare di NFS, c'è il neo-maritato Ex-Maglianico Natalizi, l'unico a conoscere il tracciato, ma in gara sarà tutt'altra musica. L'istrionico Fasciani, che quando vince, almeno ad NFS, lo fa e alla grande, mandando il pubblico in delirio, ma non vince spesso (come il sottoscritto) e partirà
penalizzato di 10 posizioni per aver sostituito il motore Honda con uno di un'altra (imprecisata) marca. Vincerà il timido Giulio-Giuseppe, sempre distratto dal fondoschiena delle ragazze o l'ultimo qualificato ing. Dolci, che corre con un team privato sponsorizzato da un certo Quadrato? Od il principino di borgata Fra-Razik, forte della presenza di una groupie sui gremiti spalti? L'outsider da temere è Caracchini (o suo fratello, saranno forse uguali come Danny DeVito-Schwartzenegger?), partente dalle retrovie perchè arriverà sicuramente in ritardo sulla griglia di start. Infine l'oleoso Leon Flamao, oleoso non per motivo estetico, piuttosto perchè correre con lui davanti (o dietro, è
indifferente) è paragonabile a percorrere con la vespa 50, a ruote lisce e a 150 all'ora, una pista ricavata sulla superficie di un lago ghiacciato, cosparsa di lubrificante Castrol TTS: sarebbe umano rimanere in piedi? Buona corsa a tutti.

Z.Zeman

giovedì 10 luglio 2008

venerdì 20 giugno 2008

Baresi OVUNQUE !!!

un simpatico striscione durante la prtita contro la francia


traduco:

"Vai antonio spaccagli il culo!! "


mercoledì 18 giugno 2008

Peccato potevano andare avanti loro

E' la dura legge del calcio, pensi di essere più forte e vieni silurato.....................


Questa volta sono uscite loro...............................................................................
L'unico rammarico è che resta Donadoni.
Ciao e forza azzurri

lunedì 16 giugno 2008

Metti a Cassano !!!!!

Andò, pinz'c tu !!!!

Che sia di buon auspicio ---> tiè

E poi un'altra chicca....
qui

venerdì 13 giugno 2008

...

Tra un po' divendo Leccese e mi butto dalla finestra...

... io preferisco diventare Quadrato, così Leccese lo comando.

ah ah ah ah ah questa proprio non resistevo a non dirla

lunedì 9 giugno 2008

Maronna mia...

...che balle che mi sto facendo.
Tra un po' divendo leccese e mi butto dalla finestra...

martedì 3 giugno 2008


grazie per le foto!!!!

ciao ciao

irene

lunedì 2 giugno 2008

Danilo&Irene

Ecco alcune foto del Matrimonio di Danilo e Irene.
Dite a Terje che può vedere qui quelle fatte da Adrian e Fabz


www.kevo.it/Danilo&Irene01
www.kevo.it/Danilo&Irene02

giovedì 29 maggio 2008

a tu per tu (II) - Roberto Gervaso risponde ai lettori

« Caro Dottor Gervaso Sono un suo accanito lettore e le scrivo per chiederle un parere.Ero ieri impegnato a seguire la mia squadra del cuore.. l’ICO F.C. nel suo dies hirae, nel suo dentro o fuori, ma
quello che doveva essere il giorno dei giorni e’ diventato un semplice percorso temporale senza senso.Arriviamo al punto… i miei beniamini hanno sì retto per 20 minuti, ma poi? Il buio… Lei concorda? Preso dallo
sconforto finale non le nascondo che tornato a casa ho buttato la figurina panini di Abdel Razik.. nuovo Renato,
straniero comprato per fare la differenza mai domo ma mai incisivo!!! Per non parlare di De Simone.. Le chiedo un
giocatore cosi’ probabilmente non andrebbe nemmeno convocato ma lasciato in tribuna.Sono troppo pessimista? Io credo di no!! Sicuro di una sua celere risposta la saluto con affetto »
ing-gdeSimone@libero.it
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Esimio DeSimone,la ringrazio per le belle parole da lei spese. Il sottoscritto è spesso bollato con il poco simpatico appellativo di rompiscatole, per cui comincio dicendole che in latino non si dice "dies hirae", ma "dies irae", poichè l'ira latina è senza l'acca, viceversa intenderebbe "intestino tenue", poco inerente all'argomento odierno, a meno che si discorresse di disturbi intestinali o di rigatoni con la pagliata, piatto povero della Roma papalina, ma,
gliel'assicuro, assolutamente delizioso. Addentriamoci ora nel vivo dell'argomento. La vita e, per non uscire di
tema, il calcio sono spesso segnati da momenti topici, ovvero istanti nei quali l'in-out viene a giocare un ruolo
fondamentale per la continuazione. Per citare un termine informatico, lei che è un giovane ingegnere (come intuisco
dalla sua email), oserei dire bouleano. Non c'è via di mediazione, si è promossi o inesorabilmente bocciati. Il
fatto di superare una prova importante è spesso legato alla componente bendata. Non si vince solo se si è abili, ma
soprattutto fortunati. Lo spavaldo Napoleone era solito scegliere i suoi sommi generali non per l'astuzia od il
carisma, bensì per la fortuna. Se lei ha visto il film "Sliding Doors", film leggero, ma indicativo, il regista le
spiega come pochi secondi inficino la vita della divina Paltrow, impietosamente impiantata di corna dal marito
(bruttino) oppure felicemente consolata dall'adultero medesimo. Il match, che ho veduto tramite Sat-TV, concordo
con lei, non è durato oltre 20 minuti. Spiace, per un vecchio marinaio della vita qual mi sento, vedere un gioco al
massacro, impietoso, qualcuno afferma persino irridente nei confronti dell'Ico. Io che non sono un sadico che
gioisce nell'osservare la punizione inflitta dal torero contro il toro morente. Quando il battello affonda, si è
poi subito pronti a puntare il dito contro Tizio, Caio o Sempronio. E' comodo accusare, è facile fare il censore
integerrimo a bocce ferme e a giochi conclusi con il senno del dopo. Io, che ce l'ho a morte con la sinistra
sedicente intellettuale (che intellettuale, molto spesso, non è), mi industrio per evitare di cadere nella trappola
dell'inquisizione. Cerco di analizzare per poi trovare la soluzione dell'enigma. Il suo gesto di dare fiamma alla
figurina del povero Razìk è gesto comprensibile, ma, mi lasci dire, impulsivo. Il tifoso (come lei) paga il
biglietto, compra la tv via satellite e ha ragione a lamentarsi. Ma il tifoso è talvolta beceramente preda del
sentimento contestatore più basso ed osceno. Ho sentito io, di mio orecchio, emettere il "buuuuu", razzista e
vigliacco, contro il "Gullit delle Piramidi", reo di avere cognome della sabbiosa nord africa, piuttosto che un
"Rossi" o "Bianchi" qualsiasi. Sarà un fenomeno od un fenomeno da baraccone, questo lo sveleranno i numeri a fine
stagione. Del resto, a noi italiani piace sguazzare nel mare del contradditorio: per un secondo facciamo il bagno
nelle acque Maldiviane, nel secondo appresso fluttuiamo nel mare di Capocotta. E come tali, giudichiamo e portiamo
il Razìk di turno dalle stelle alle stalle. Chiudo menzionando il suo omonimo sul campo DeSimone, fragile ma, mi
viene da pensare, infragilito forse da uno staff atletico che ha reso i suoi muscoli martensitici, tanto tonici,
quanto delicati. Lo staff medesimo che doveva curare il duo Caracchini-Fasciani, duo inesorabilmente fermo in un
polveroso magazzino. Per alleviare il suo pessimismo cosmico, potrei suggerirle, perciò, di adoprarsi nella
riflessione. Mi creda: è ben più arduo risolvere l'equazione piuttosto che dire: non c'è soluzione. La saluto,


R.G.

lunedì 26 maggio 2008

Il fascino occulto del Comando: Ico contro il Potere (di M.Mosca)

Il fascino occulto del Comando: Ico contro il Potere (di M.Mosca)

Ore 19,00, amici del grande calcio, vi voglio tutti sintonizzati, inchiodati su schermi e spalti. La voglia di giustizia e di giustizialismo è tanta. L'Inter ha depredato lo scudetto, il film "Gomorra" (che fa man bassa di premi nel concorso di competenza) ha acceso nei nostri cuori la voglia di esprimere la rabbia nei confronti di tutto ciò che è potere oscuro, contaminante, apparentemente invincibile. Viviamo nell'era della globalizzazione, l'economia stravince nei confronti delle idee e del sentimento politico, ma, per certi versi, siamo in piena atmosfera oscurantista, tipica dei settanta: il caro del petrolio, le contestazioni di strada (ieri erano politiche e fondate sulla netta distinzione tra classi sociali, oggi hanno aspetto xenofobo e qualunquista, roba da far impazzire il pensiero critico pasoliniano), la precarietà del lavoro. Ma torniamo al calcio, seppur aggangiandoci al discorso del Potere. Qualche tifoso, vittima del suo permanere nello status di becero, invoca spesso la presenza del "Palazzo". Io non voglio crederci, anche per non perdere le fanciullesche curiosità e passione nei confronti del "giocattolo pallonaro", ma qualcosa di vero (come nelle leggende greche) deve pur esserci. Oggi la compagine di Ico ha la possibilità di combattere il Potere, ma sarà la terna arbitrale in grado di garantire equità e rispetto per i paganti? Troppe volte abbiamo visto la Vecchia Signora in bianco-nero far pendere l'ago della bilancia a suo vantaggio, e sempre nei momenti topici, siano stati essi la concessione di un rigore al minuto 80-esimo, piuttosto che un'ammonizione strategica o, quel che meno il sottoscritto sopportava, il perenne "cul de sac" nei sorteggi delle coppe europee: la Roma pescava il Real, il Man Utd, il Bayern, loro il Gruppo Orgogliosi Anziani di Berna, l'Associazione Culturale Vinaioli Abruzzesi, l'FC Scafatese. Torna, finalmente, dopo la scappatella matrimoniale, l'uomo dei 5 minuti, colui che segnò il punto decisivo nella prima, storica ed ahimé illusoria vittoria della squadra di Ponticelli. Fasciani andrà a curarsi all'Agostino Gemelli, su date e decorsi dell'intervento il presidente Dolci ha clamorosamente glissato in conferenza stampa, questa mattina all'ottavo piano, di fronte alle macchinette distributrici di caffè e bevande. Voci dal nulla annunciano persino la presenza di Pasquale DeVanna, la risposta dell'hinterland barese alla convocazione ultima di Antonio Cassano, ma se il calcio non è una scienza, a maggior ragione può essere fantascienza. Forza Ico, "fight da power", come cantavano i rapper "cattivi" (perchè negri) Public Enemy.

M.Mosca

Grazie a tutti

Avevo aperto l'acount gmail di irene quindi scrivo con questo.
Siamo tornati sabato dal viaggio (spttaolare, quando potrete ve lo consiglio, un'esprienza unica).
Volevamo rinraziarvi tutti per la partecipazione alla nostra festa e all'animazione con cui avete ballato (chi più chi meno).
Aspetto le foto che avete fatto per fare una bella raccolta e stampare le migliori e più divertenti.
Comunque oggi pomeriggio sarò dei vostri in campo, quindi grinta e andiamo alle fasi finali senza spareggi.
Ciao a tutti e buon lavoro

venerdì 23 maggio 2008

Ma i Santi servono ???

La società moderna comincia a darmi sui nervi ...

E' notorio che si è perso il rispetto per le cose più disparate. Ma soprattutto s'è perso il rispetto cper quei simboli a cui noi italiani e non (e mi rifrisco ai fiornetini...) siamo sempre stati fedeli ed attenti a fare in modo da garantirci in qualche modo la loro benevolenza ed evitarne in tutti i modi le ire : i SANTI !!

Affrontare avversari in un campetto di calcetto ed affidarsi ai santi non è mai stato un mio comandamento. Ma qualche volta è successo. Qualche volta mi hanno ascoltato, qualche volta avevano di meglio da fare.. probabilmente vista l'estradizione dei miei santi, quelli qualche gioco di birra stavano facendo ...

Mi rendo conto che la ICO, persi i gemelli diversi del Gol Devanna-Natalizi possa pregare stringendo qualche santino. Ma mi chiedo: perchè San Pietro o San Paolo dovrebbero ascoltare un senza dio come David solo perchè si trova a Roma? Io fossi un Santo (o Berlusconi, pare siano la stessa cosa..) lo manderei a stendere immediatamente. Anzi. Probabilmente lo punirei con qualche forma di erpes alle zone genitali.

A ben guardare i risultati di ICO i invocare i Santi è servito a poco, ha dato maggior risultato l'impegno.
Ma credetemi sapere che chiedi a San nicola di Bari di metterci una buona parola e non vedere risultati mi ferisce. Sapere che nemmeno Padre Pio che tanto era tifoso di calcio NON si è interessato alla questione, mi addolora. Sicuramente anche tutti i santi dei Fiorentini dei romani e dei natalizi non hanno dato il risultato sperato.

Ma ve lo dico col cuore, quello che più mi ferisce, quello che davvero non mi va giù, quello che mi fa cadere le braccia e perdere quel briciolo di fede che ancora mi rimaneva (avevo fede che i Matarrese pria o poi avrebbero lasciato!!) è vedere che nemmeno l'ultimo dei Santi ha fatto il miracolo: perchè li hai abbandonati


SANTORUVO !!!


giovedì 22 maggio 2008

I giorni dell'Oblìo - Italo Cucci, l'editoriale

Roma, 22-05-2008
I GIORNI DELL'OBLIO, di Italo Cucci

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Cari lettori e lettrici,il ct della nostra nazionale, il prode Donadoni, ha diramato i nomi dei convocati per Euro-2008, al solito, nel perenne teatro di Pulcinella che è l'Italia, lista puntualmente contestata dai restanti 56 milioni di selezionatori che vivono nel belpaese. Non fanno stupore le prossime partecipazioni dell'Alex rinato, del discolo Cassano, atteso al varco da detrattori e perbenisti, nemmeno stupisce l'assenza di Fasciani, alle prese con l'infortunio del mistero, curato (lasciatemelo dire) da un gruppo di incompetenti saltimbanchi, piuttosto che da dottori. Tralascio di alimentare la sterile polemica sulla scelta, demandata ai giocatori, di come-perchè-da_chi farsi curare: dico io, c'è uno staff competente, pagato, nazionale, per cui per quale motivo non rivolgervisi? Fa discutere, viceversa, l'assenza di Pippo Inzaghi, bomber incallito ed inesauribile in quanto a fiuto del gol, ma ormai over-34. Per i due esclusi, sebbene per motivi opposti, non immagino se ci sarà possibilità di rifarsi sotto nelle prossime grandi occasioni. Ieri ho osservato, da vicino, due interessanti match. Il primo, per ovvie ragioni di prestigio e di visibilità mediatica, è stato superiore al secondo. Mi
riferisco, nel primo caso, alla partita Piping-Ico. Interessante, tutto sommato, anche la finale di Champions League di ieri sera, nella Mosca piovosa, che vedeva in scena due discrete formazioni (il Chelsea del discusso e discutibile petroliere Abramovic ed il Man Utd di Sir Alex Ferguson). Alla fine lotteria dei rigori, dopo un gradevole match, che accontenta tutti gli spettatori, vincitori e vinti. Ma torniamo a bomba sul match del pomeriggio. L'attesa era grande, per la classica partita del riscatto da parte di Ico, dopo il pesante arresto della scorsa puntata. In veste di opposta fazione, la formazione del Piping, che punta (senza nasconderlo) alla vittoria finale. Diciamolo subito, l'orgogliosa reazione alle polemiche dei giorni scorsi c'è stata, ma ad essa non è corrisposta un'inversione di tendenza in termini numerici. La compagine di Ico ha retto per un tempo e nulla più, affondando sotto i colpi di Mottola, Masciotti e soci. Due osservazioni, una "pro" ed una "contro". La squadra del Piping è superiore e non ci sono scuse o dubbi amletici su chi dovesse vincere e chi ha vinto. Ora, se permettete, il "contro". Siamo abituati, nella nostra italietta amata, all'eterno conflitto di interessi che satura la politica, le istituzioni e quant'altro. Ma ciò non vuol dire che, per forza, dobbiamo abituarci e non contestare più nulla e nessuno. Possibile, dico io, che l'organizzatore (Mottola, e voglio fare un nome) debba giocare e debba, per giunta, appartenere alla compagine più forte? Se restiamo a bocca chiusa, allora non ha nemmeno senso puntare il dito su Berlusconi e la storia delle televisioni. Se non si è d'accordo con il conflitto di interessi (a sentire in giro, fa venire l'orticaria a tutti), non si deve esserlo mai, non quando ci viene più comodo. Altrimenti quanche rompiscatole potrebbe a sua volta ri-puntare il dito sull'accusatore
e accusarlo di alzare la voce a proprio piacimento. Il sospetto di essere collusi (e quindi non-accusatori) o esclusi (accusatori) è il male della politica dei nostri giorni, virus riflesso poi sullo sport. Non ci lamentiamo se i nostri ragazzi, poi,
incollano una fetta di mortadella nella scheda elettorale e sopra di essa scrivano
"teh, magnateve pure questa".
I.C.

venerdì 9 maggio 2008

A tu per tu - Roberto Gervaso risponde ai Lettori

« Salve dott. Gervaso, leggo sempre la Sua opinione sul Messaggero. Potrebbe cortesemente spiegarmi perchè del crollo della compagine di ICO contro il Processo? Che succede o è successo ad Emiliano Fasciani? La ringrazio e saluto. Fausto75, Roma »

Egregio Fausto, colgo l'occasione per ivi salutare e ringraziare il blogg "8 Ico su AutoBahn", che dedica il suo spazio e sopporta i miei scritti per e contro i miei amici-nemici lettori. Ma veniamo a Lei. Andava in scena, in data 7 maggio del corrente anno, la disfatta della squadra del sogno, così nominata non già per emulare l'omonimo DreamTeam cestistico statunitensa, piuttosto perchè inseguitrice di una vittoria finale da perfetta outsider. Disse, intervistato dal collega Mosca, Razìk, "i pronostici sono fatti per essere smentiti", ma, per una volta, il pronostico è stato rispettato e, con sibillino ed amaro presagio (non me ne vogliano i supporters di Ico), gli Déi negheranno ai nostri l'esito glorioso. In un pomeriggio afoso, tipico del maggio romano, l'armata brancaleone di Mister Ponticelli cozzava contro l'organizzata ma non irresistibile squadra del Processo. E cozzava, ahimé, di brutto, facendo inevitabile caporetto. Vede, caro Lettore, di battaglie nella mia vita ne ho osservate e commentate tante, di sconfitte ne ho patite molte, da essere umano limitato, qual sono, ma una cosa me la lasci dire: meglio essere presi a legnate dal primo all'ultimo istante del tumulto, che incipiare benino per poi sprofondare nell'abisso, issando bandiera bianca. Così è accaduto, così l'odioso destino ha picchiato il suo damocleo ferro sui malcapitati Ico's, rimasti in gara non oltre il minuto ventesimo. Ci mettiamo (ma, per carità, non citiamo a scusante l'uscita in barella) pure l'infortunio del Fasciani ed il dramma si completa in tutto il manifesto e tragico epilogo. Al termine del match i numeri deridono i nostri beneamini, secco nove-due e tutti a casa, tristi e sconsolati. Giusto un'oretta di sofferenza condivisa, di fronte ad una gustosa pizza al Casale, come ogni "psichiatrino" raccomanda di fare, saggio consiglio e medicina conferiti dal carboidrato consolatore. Due righe, nel finire, per il povero Fasciani, che ho avuto la (s)fortuna di intervistare più volte, quando fresco di prima avventura professionale solcava i sette mari o (non vorrei suscitare in lui graffianti ricordi) quando ancora si proclamava uomo-felice, sposo promesso alla bella Luisa, forlivese trapiantata, ma pontina di nascita. Caro lettore, e con questo La lascio, a tutto si può fuggire, tranne che a sé stessi. Inutile evadere, pure se fosse dall'altra parte del pianeta. Se una capocchia di spillo punge nel didietro, punge a Roma come in Patagonia. Che si chiami infortunio al tendine d'Achille (sarà un caso che si evochi proprio il Pelìde, ma vulnerabile nel tallone?) od altro. Alla prossima, scomoda stesura.

R.G.

giovedì 8 maggio 2008

Non possiamo che migliorare...

RANALDI: VOTO 6
Di gran lunga il migliore in campo, da buon capitano non si lascia mai prendere dallo sconforto nonostante gli avversari sfreccino da tutte le parti. Degna di nota qualche buona conclusione in porta: Ordinato

KEVORKIAN: VOTO 5,5
Ha il merito di conquistare il rigore che per un attimo ha fatto credere a tutti nella possibile rimonta. Corre, sbuffa e anche sul 9-2 richiama sempre la squadra all’ordine: Ahhhhhhh se avesse anche un piede decente!!

DE SIMONE: VOTO 5
Stavolta non si rompe ma dopo 20 minuti 20 termina l’ossigeno e comincia a trotterellare per il campo lamentandosi facendo infuriare compagni e allenatore. Nonostante ciò rimane l’unico vero difendente di Ico: Omogeneizzato

FASCIANI: VOTO 5
Abbandona i compagni a metà primo tempo, quando sembrava che la squadra potesse reggere alle scorribande avversarie; segna il goal del pareggio, dà la solita qualità e grinta a tutta la squadra, salvo lasciarli poi senza un riferimento offensivo: Fine dei sogni di gloria

MARTELLA: VOTO 4
E’ proprio il caso di dirlo: dalle stelle alle stalle, dopo la prima gara perfetta sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare, probabilmente sentendo troppo l’importanza del match. Clamoroso l’errore di valutazione su un’innocua parla che si infila lentamente alle sue spalle: Indecifrabile

ABDEL RAZIK: VOTO 4
Diventa l’oggetto misterioso di Ico, capace di buoni controlli e tiri quanto di errori clamorosi che innervosiscono i compagni; anche fisicamente non riesce a contrastare i più allenati avversari, ma i compagni continuano a credere in lui concedendogli di realizzare il rigore della speranza: Sopravvalutato

lunedì 5 maggio 2008

STM - ICO 1-3

FASCIANI: VOTO 8
Finalmente l’uomo che mancava alla raccattata squadra di ICO, mette la sua qualità al servizio dei compagni, corre come un ossesso per tutto il match, terrorizzando gli avversari che cercano invano di arginare il suo sinistro neanche fosse diego armando. Segna il fondamentale punto del pareggio e pennella assist al bacio, quasi sempre buttati al vento dai suoi compagni. Messia

MARTELLA: VOTO 8
Dopo estenuanti trattative di mercato il neo-acquisto portierone di Ico fa vedere a tutti gli scettici che il grosso budget messo a disposizione dal presidente Mr. Dolci è stato ben speso; non è un caso che la vittoria sia arrivata grazie alla difesa di ferro, a cominciare dall’estremo difensore iconiano che respinge in ogni modo possibile palle su palle. Muro

RANALDI: VOTO 7,5
Memore dei consigli ricevuti nell’ultima sua apparizione, cerca di velocizzare e semplificare il gioco, permettendogli di fare una partita tatticamente perfetta e con pochissimi errori. Non potendo fare grosso affidamento su Mr. Me-stiro-a-ogni-partita, Ico ha il degno erede, nonché capitano. Sicurezza

ABDEL RAZIK: VOTO 7+
Non riesce ancora ad entrare in condizione, ad inizio partita soffre un po’ la spavalderia avversaria e comincia male sbagliando palle goal clamorose servite su un piatto d’argento da Mr. Fasciani. Ma non demorde e attua la mossa tattica che capovolge le sorti della partita: si francobolla al regista avversario Ingratta stile ringhio gattuso bloccando così le idee avversarie e elargendo randellate all’occorrenza. Riesce a infilare il bel goal del 2-1 (ancora su assist di Fasciani) che segna le sorti della partita. Dichiarerà a fine gara che in parte è anche stato merito di alcuni tifosi, che dagli spalti cominciavano a minacciare l’integrità della sua nuova auto acquistata con i soldi dell’ingaggio, se solo avesse sbagliato un altro goal. Mastino

DE SIMONE: VOTO 7
Il simbolo della pazza squadra di Ico!! Durante il riscaldamento le prime avvisaglie di quello che sarebbe stato: a 5 min. dall’inizio della partita la prima desimonata: si rifiuta di giocare in difesa e vuole proporsi in attacco, nella disperazione dell’allenatore-giocatore Natalizi. Dopo una forte opera di convincimento di mister e compagni si decide a prendere posto al centro della sua difesa; scelta come sempre azzeccata perché detta i movimenti giusti e ferma tutti gli attacchi avversari. Ma l’ennesima desimonata è in agguato: nonostante un intenso riscaldamento, tornano i problemi fisici! Invece del doppio stiramento si parla di crampo lancinante al polpaccio con supercazzola rotante. Il povero difensore finisce a terra rantolando nemmeno fosse lo sbarco di normandia in “salvate il soldato Ryan”. Dopo varie discussioni si decide di portarlo fuori a forza, essendo ormai a 3min. dalla fine + recupero. A fine gara si sfiora la rissa tra le due squadre dopo che un avversario sostiene di averlo visto negli spogliatoi cantando e saltellando di gioia. Genio e sregolatezza

NATALIZI: VOTO 8
Entra a freddo al posto del claudicante Desimone e dopo 30 secondi 30 impallina il portiere avversario con una magistrale azione di contropiede che fissa il risultato sul 3-1 e manda tutti sotto la doccia. I tifosi si chiedono cosa sarebbe stato avendo a disposizione la coppia Fasciani-Natalizi per tutto il torneo. Fulmine

giovedì 1 maggio 2008

Esordio Vincente ICO - STM 3 -1

E' iniziata, con pronostici alla vigiliasfavorevoli, l'avventura nel torneo aziendale APS della compagine ICO.Anche in numero ridotto, vista l'infermeria piena (Caracchini ancora fermo per l'unghia rotta, Natalizi con pertosse infantile) e le defezioni dell'ultimo minuto (Kevorkian che sta dietro al carro di buoi e De Angelis che chiama il mister all'ultimo secondo per accampare scuse).
Ma veniamo alla cronaca della partita. Le formazioni: ICO: Martella, Ranaldi, Razik, De Simone, Fasciani. Dirigente accompagnatore Natalizi. STM: boh erano in 7.
L'inizio di partita è un pò in sordina, le squadre non si conoscono e si temono. Dopo i primi minuti di assestamento gli uomini capitanati da Ranaldi prendono in mano la partita e spinti da un formidabile Fasciani pungono in contropiede anche se manca lucidità sotto porta. Come detto le azioni migliori avvengono da parte di ICO con rare apparizioni di STM, che però, su un errore in disimpegno di Ranaldi, passa in vantaggio battendo l'incolpevole Martella. Nonostante il risultato ICO si rende pericolosa in diverse occasioni, subendo anche molti falli (ma non riuscendo a prendere il tiro libero per i sei falli, ma fermandosi a 5 falli subiti nel primo tempo). Verso la fine del primo tempo Fasciani ruba palla al centro del campo e si invola verso la porta, è 1 - 1 su tiro imprendibile. Il primo tempo si chiude qui.
Nel secono tempo ICO rientra con la stessa formazione del primo tempo (non c'era nessuno in panchina, tranne il febbricitante e casual Natalizi). Secondo tempo che rispecchia il primo con ICO in attacco e STM alle corde. A ICO manca però una punta di peso che metta dentro la palla sulle belle azioni che costruisce. Comunque sempre su palla rubata a centrocampo ICO passa in vantaggio su gol di Razik. A questo punto STM si sveglia e comincia a pressare molto alta, ma la difesa di ICO resiste bene agli attacchi con gli ottimi De simone e Ranaldi, che spinge anche sulla fascia. Martella fa il suo mestiere al meglio neutralizzando diverse palle pericolose. Ma a tre minuti dalla fine succede l'imprevedibile: De Simone è costretto a lasciare il campo in barella con l'ausilio della massaggiatrice della squadra Moana (come nominativo da referto presentato dalla squadra) per il riacutizzarsi di un dolore che lo aveva tenuto lontano dai campi di gioco per diversi mesi. A questo punto capitan Ranaldi è perplesso e preoccupato non sa come rimpiazzare De Simone che fino a quel punto aveva giocato un ottima gara. Lasciare la superiorità numerica a STM a questo punto della gara con l'elevata pressione che stavano esercitando poteva essere molto pericoloso. Allora come nella pubblicità dell'amaro montenegro (i nostri amici sono in difficoltà e hanno bisogno di aiuto) Natalizi corre in contro al suo capitano e gli chiede la sua maglia (la numero 9). Il capitano lo guarda negli occhi e gli da le chiavi dello spogliatoio dove è custodita la maglia. Lui la indossa sopra gli abiti casual: maglia a maniche lunghe di cotone, pantalone combat con tasconi, scarpe timberland da passeggio e occhiali da vista calzati sulle orecchie.
La partita riprende e dopo neanche un minuto Razik intercetta il pallone lo consegna ni piedi di Fasciani che lancia Natalizi sulla fascia che controlla e batte il portiere avversario in uscita con un preciso tocco rasoterra sul palo lontano. Eccezzionale l'azione e la realizzazione. La squadra vede la possibile vittoria e continua a chiudere le incursioni avversarie ormai senza forze.
Al termine dei tre minutil'arbito fischia la fine. ICO esce con tre punti dalla prima partita del torneo. Le prossime partite non saranno facili ma la squadra c'è e anche il cuore.
Complimenti ai ragazzi che hanno messo il cuore e le palle nel campo.

Ora le pagelle:

Martella 7,5: esordio eccezzionale per la matricola elettrica alla prima stagione nei meccanici. Interviene bene e con il giusto tempo sulle palle lunghe. Qualche brivido sui tiri da fuori. Neutralizza due ottime azioni da vicino di STM e diverse volte da il là all'azione della squadra con lanci lunghi. Rivelazione.

Ranaldi 6: il voto paga l'incertezza sull'azione del gol. Si sacrifica in copertura e appoggia in azione offensiva. Sbaglia un gol fatto davanti porta nel primo tempo. Alla lunga è stanco la sedentarietà accumulata negli anni si fa sentire dopo il 6° minuto di gioco, ma stringe i denti. Capitano

De Simone 6,5: durante il riscaldamento zoppica in evidente difficoltà per il dolore alla gamba. Anticipa molti palloni alti e pericolosi, gioca più in copertura che in costruzione, la forma fisica ancora non lo aiuta. Anche lui sbaglia un gol al secondo tempo, prima dell'infortunio. Esce al 47° per infortunio. Aufuri per una pronta guariggione, servi alla squadra.

Fasciani 7: sicuramente il migliore in campo. Lotta e recupera palloni, costruisce ma da vicino viene aiutato poco. Si muove bene sul primo gol, anche lui poco lucido sotto porta, ma comunque un punto di riferimento della squadra. Con la stazza e la protzion della palla si procura molti falli. Leone

Razik 6,5: buono il gol. Si muove molto in avanti ma sbaglia tanto sotto porta, nette due azioni in cui poteva far meglio. Ancora non è ottimale la sintonia con il compagno Fasciani ma durante la partita è cresciuta. Anche per lui forma fisica ancora non ottimale. Faraone

Natalizi 6: come dirigente acompagnatore fa sentire la sua voce, incita e sprona i suoi. Si sacrifica al 47° minuto entrando in campo e dando il suo contributo a chiudere la pratica STM. Redivivo.

Complimenti a tutta la squadra. Aspettiamo gli altri componenti a braccia aperte.

giovedì 17 aprile 2008

finalmente la prima vittoria

Roma Nord Est, 17-apr-'08, Tiburtino-Rebibbia, ore 7:00 PM

Segnatevi tutti ora, data e luogo, perchè questa è una vittoria storica. Per gli amanti delle statistiche, mi preme ricordare che la Roma, annata 82-83, quella dello storico secondo scudetto, conquistato con pieno merito sotto Sua Santità GP-II (responsabile diretto\indiretto del crollo dell'Impero Sovietico e del Muro di Berlino), perse 0-3 contro il Trento, formazione all'epoca di una goliardica serie C-1. Questo fatto (anti cuginetti laziali in primis) lo ricordano e me lo ricordano spesso. Pochi ricordano viceversa che, in un'amichevole di qualche settimana dopo, la stessa Roma battè seccamente 5-0 la recluta Hellas Verona, la quale poi, nel campionato medesimo, diede del filo da torcere sia alla Roma che alla Vecchia (e dispotica) Signora, quel Verona dei Miracoli che trionfò inaspettatamente nel torneo 84-85. Per intenditori, fu il Verona di Bagnoli, il primo "comunista" autodichiarato della storia del calcio anni '80 (anni "plastici" di post-maccartismo democristiano), di Elkiaer-Larsen, dell'antiestetico, ma efficace, Hans P. Briegel, del giovane Turchetta, del nanetto Galderisi, di quell'Antonio DiGennaro (non confondete con il dirigente APS) regista old-style che Bearzot portò agli sciagurati Mondiali in Messico, del portiere Garella, celebre per le parate di coscia e, ahimè per lui, per le papere in quantità industriale che collezionò qualche anno prima con la Lazio (soprannominato, per questo, Paperella, costantemente nelle barzellette al bar dello sport il lunedì mattina). Roba da non credere e da non poter raccontare nemmeno ai nipotini, perchè più irreale delle fiabe.
La formazione ICO, priva del bomber spuntato Caracchini, dello straniero autorizzato Natalizi, della più forte seconda punta di Roma Sud Emiliano Fasciani, estrae dal cilindro la classe operaia (che non esiste più, inghiottita dalla globalizzazione, dalla forzata crisi ideologica del mondo del Capitale e dell'Impero delle Multinazionali, cancellata dall'esito alle urne), la voglia di arrivare anche con mezzi limitati, "con il cuore", inno che sentivamo quando nostro padre ci accompagnava a giocare nei campetti di pozzolanica periferia e, dall'alto delle fatiscenti tribune, sbandierava il nome del pargolo e la squadra, fosse pure il TorDeCenci, l'Atletico 2000, l'Ostia Mare, il Panuel Mostacciano, non certo il ManUtd. Questo calcio che non c'è più, tramutatosi in business già a partire dai mai tanto odiati anni 80, sarà la forza della compagine dei macchinisti, decisi a vendere cara la pelle ogni qual volta scenderanno in campo. In attesa che tornino le pedine per adesso assenti giustificate. Buon calcio a tutti.

Italo Cucci

Amicevole: APS (ICO) - Maggiore 8-7

Si affina l'intesa e, pur privi dell'eterno infortunato Fascianu e del puntero Baracchetti, i volenterosi ICO hanno la meglio sul team Maggiore, anche loro cmq in formazione rimaneggiata. Migliora la resistenza e le posizioni in campo non sono proprio del tutto casuali.
Fra due settimane, esordio ufficiale contro GDP del sommo padrone.
Le pagelle, ovviamente, di Abdel Ziliani


- RANALDI: VOTO 8
Di gran lunga il migliore in campo, dopo le critiche di scarsa personalità ricevute all’esordio, prende in mano la squadra e detta i tempi difensivi e le ripartenze, arginando gli attacchi furiosi dell’attaccante avversario più in forma. Degno di nota il primo goal della carriera: Capitano

- KEVORKIAN: VOTO 7,5
L’iceman di ico, uscito dagli spogliatoi non proferirà più parola sino alla doccia di fine gara, neanche fosse la finale di coppa libertadores al maracanà. Sbuffa, mugugna e lotta per tutto il match, a volte si intestardisce in dribbling improbabili; si riconferma goleador: Rivelazione

- RAZIK: VOTO 7,5
Comincia a ritrovare la forma perduta e si vede; difende, attacca, prende ed elargisce calci, ruba palloni agli avversari neanche fosse gattuso. segna alcune reti di buona fattura e sbaglia meno del solito: Ritrovato

- DE SIMONE: VOTO 6,5
Comincia benissimo in difesa fermando gli attacchi avversari, ma dopo poco si infortuna per un “doppio stiramento alle gambe” (???). Alcuni maligni sostengono di aver notato la mancanza di una scopa dall’aps, altri di una banana da mensa; nessuno saprà mai cosa sia veramente successo. Sta di fatto che in veste di portiere calamita quasi tutti i tiri avversari che cominciano a prenderlo di mira da ogni angolo del campo, probabilmente gelosi della sua “condizione” di cui sopra: Bombardato

martedì 8 aprile 2008

Amichevole: ICO - STM 2-9

Esordio disastroso, ma di cuore della squadra ICO, priva delle due punte di diamante Fasciani e Natalizi ed ormai soltanto memore del talento di bari vecchia ormai tornato nei suoi quartieri.
Bene il primo tempo, peggio la ripresa.
La prossima settimana si replica... san gennaro facci un miracolo...
Le pagelle sono di Abdel Ziliani...


KERVORKIAN: VOTO 7
Sopperisce ai grossi limiti tecnici con grinta e cuore, ruba palloni, si propone e autore persino del primo goal della sua squadra; di gran lunga il migliore dei suoi; unico neo l’esilarante autogollonzo che lo ha visto protagonista: furetto.

DE SIMONE: VOTO 6+
L’unico in grado di dare un senso alla difesa disastrata di ico, ogni tanto prova qualche ripartenza ma alla fine capisce che i piedi non lo assistono e torna nelle retrovie: cardine
p.s.: alla frase più gettonata della partita: “te posso dà un consijo senza che t’arabbi?”: VOTO 3

RANALDI: VOTO 6-
Conscio di possedere i cosiddetti “due sinistri” svolge onestamente il proprio compitino senza strafare, urge una idonea preparazione tecnica per migliorare l’andatura a mò di bradipo che lo contraddistingue: diligente

RAZIK: VOTO 5,5
L’ex bomber delle piramidi non è al meglio della condizione, gioca solo un tempo confezionando qualche buon assist e il 2° (e ultimo) goal dei suoi. Nella seconda frazione di gioco dà il peggio di sé sbagliando goal clamorosi e assist elementari: spompato

CARACCHINI: VOTO 5
Abituato ai grandi spazi e si vede, la punta di diamante di ico non punge, sbaglia quasi tutto quello che c’è da sbagliare compresi gli incomprensibili cross a cambiare gioco (?). I suoi compagni l’aspettano fiduciosi: da rivedere.

mercoledì 26 marzo 2008

Il tempo passa...

Ed i migliori se ne vanno...
Un infinito grazie al maglianICO per averci prima portato e poi levato di torno il rosso volante. Un cacacazzo allucinante che rivedremo con sommo piacere al matrimonio dello stesso maglianICO. Non vedo l'ora di inciampare e rovesciargli il vino rosso sul completo da 2000€ (perchè lui... guadagna!!!)

Guardiamo avanti, va, che è meglio...

Progetti per il futuro? Bah... non so...
Unica cosa... il 26 aprile, sabato, siamos tati invitati a pranzo a casa del figlio di Vittorio... tutta ICO ed ex ICO, compreso mogli e amanti...

L'invito ufficiale arriverà ed i posti letto, cmq, ci sono!

lunedì 11 febbraio 2008

Novità baresi

Siamo in fremente attesa.... mamma mia...
Io sul mare dei conigli ci vengo di corsa... e mi ci invito pure d'estate... poi chiamiamo il caracca che porta il fumo, paskl porta le donne, io qualche fiorentina et voilà! Una vacanza con i fiocchi! :)
Grande paskl... sei sempre il più avanti!

venerdì 8 febbraio 2008

Qui nessuno scrive: io si !!!

Dato che voi bastardi lavoratori di scrivania avete la pigrizia che frena le dita, butto giù io due parole.
Innanzitutto: ho sentito uno di voi la scorsa settimana (mi ha chiamato lui, che asino che sono !!!) e per mia grande gioia l'ho sentito sereno come un po' di tempo fa. Questo è uno di quei casi nei quali sentire felici gli altri aiuta a stare meglio. Anche a distanza. Tenetemi d'occhio Vittorio, che s'è messo a fare incidenti con la macchina nei parcheggi: se serve mando qualche amico mio a dire due chiacchiere con quel testa di CaXXo.... e non solo due parole, viene fino a Roma !!!

Gli Hattrickiani li sento spesso. David finalmente ha smosso il culo dalla V e Max ha fatto il colpaccio !!! Grandissimi.

Per il resto credo che vada tutto bene. Non so come prosegue l'allenamento golfistico di Massimo nè se ci sono news nella vita sessual-sentimentale di David. Mi ha fatto piacere sentire Emiliano via SMS e Danilo via phone.

Il roscio starà correndo in moto in qualche dove.. ma dove? bah !!!

la Bari fa sempre più schifo, ma quando si ama si è disposti a tutto. La serie C sarebbe peggio di essere lasciati sull'altare!!!

---- > Vedremo < ----

A breve potrei darvi una novità... ma non anticipiamo nulla. E' un mondo difficile ragazzi, qui da un giorno all'altro le cose si capovolgono e impazziscono. Vedremo.

Forse compro una villetta in Rabbitlandia... se la prendo vi obbligherò a venire nei week end !!!
Ovviamente pisceremo tutti insieme nel loro (splendido) mare !!!

Dovrei essere a Roma nelle prossime settimane. Mi avete fatto rimproverare da Claudietta che mi ha rinfacciato di non averla avvisata quando sono stato lì ....

Bell'cumbàgn ka seit !!!!

Mi vado a mangiare un panzeerotto al forno di Nunzio...

martedì 29 gennaio 2008

SONO OFFESO !!!!

Nessuno mi gha detto nulla del nuovo arrivato

venerdì 18 gennaio 2008

Onore a paskl...


Solo per te, paskl! :)

lunedì 14 gennaio 2008

Gone in 50 seconds

Questi sono più bravi di Nicolas Cage

giovedì 10 gennaio 2008

minkia quanto ci manchi pasklett'

"E mò, cuss ci è ????

tutt a nu anna cap'tè !!!"


propongo PASKL' presidente della repubblica a valle di riforma con presidenzialismo alla barese.

ovviamente barese lingua nazionale!!


mercoledì 9 gennaio 2008

martedì 8 gennaio 2008

Incidenti stradali






Cosa devi fare sa hai appena fatto un incidente in autostrada????






Guardate, e guardate
bene senza parole :O:O



Magari alcuni di voi hanno gia visto queste immagini, quindi non rompete il c___o
























martedì 1 gennaio 2008

Buon nuovo anno a tutti


Buon Anno nuovo ai miei compagni di blog!!!!


Vi auguro a ognuno di voui un felice nuovo anno.

FELICE 2008