giovedì 17 aprile 2008

finalmente la prima vittoria

Roma Nord Est, 17-apr-'08, Tiburtino-Rebibbia, ore 7:00 PM

Segnatevi tutti ora, data e luogo, perchè questa è una vittoria storica. Per gli amanti delle statistiche, mi preme ricordare che la Roma, annata 82-83, quella dello storico secondo scudetto, conquistato con pieno merito sotto Sua Santità GP-II (responsabile diretto\indiretto del crollo dell'Impero Sovietico e del Muro di Berlino), perse 0-3 contro il Trento, formazione all'epoca di una goliardica serie C-1. Questo fatto (anti cuginetti laziali in primis) lo ricordano e me lo ricordano spesso. Pochi ricordano viceversa che, in un'amichevole di qualche settimana dopo, la stessa Roma battè seccamente 5-0 la recluta Hellas Verona, la quale poi, nel campionato medesimo, diede del filo da torcere sia alla Roma che alla Vecchia (e dispotica) Signora, quel Verona dei Miracoli che trionfò inaspettatamente nel torneo 84-85. Per intenditori, fu il Verona di Bagnoli, il primo "comunista" autodichiarato della storia del calcio anni '80 (anni "plastici" di post-maccartismo democristiano), di Elkiaer-Larsen, dell'antiestetico, ma efficace, Hans P. Briegel, del giovane Turchetta, del nanetto Galderisi, di quell'Antonio DiGennaro (non confondete con il dirigente APS) regista old-style che Bearzot portò agli sciagurati Mondiali in Messico, del portiere Garella, celebre per le parate di coscia e, ahimè per lui, per le papere in quantità industriale che collezionò qualche anno prima con la Lazio (soprannominato, per questo, Paperella, costantemente nelle barzellette al bar dello sport il lunedì mattina). Roba da non credere e da non poter raccontare nemmeno ai nipotini, perchè più irreale delle fiabe.
La formazione ICO, priva del bomber spuntato Caracchini, dello straniero autorizzato Natalizi, della più forte seconda punta di Roma Sud Emiliano Fasciani, estrae dal cilindro la classe operaia (che non esiste più, inghiottita dalla globalizzazione, dalla forzata crisi ideologica del mondo del Capitale e dell'Impero delle Multinazionali, cancellata dall'esito alle urne), la voglia di arrivare anche con mezzi limitati, "con il cuore", inno che sentivamo quando nostro padre ci accompagnava a giocare nei campetti di pozzolanica periferia e, dall'alto delle fatiscenti tribune, sbandierava il nome del pargolo e la squadra, fosse pure il TorDeCenci, l'Atletico 2000, l'Ostia Mare, il Panuel Mostacciano, non certo il ManUtd. Questo calcio che non c'è più, tramutatosi in business già a partire dai mai tanto odiati anni 80, sarà la forza della compagine dei macchinisti, decisi a vendere cara la pelle ogni qual volta scenderanno in campo. In attesa che tornino le pedine per adesso assenti giustificate. Buon calcio a tutti.

Italo Cucci

Amicevole: APS (ICO) - Maggiore 8-7

Si affina l'intesa e, pur privi dell'eterno infortunato Fascianu e del puntero Baracchetti, i volenterosi ICO hanno la meglio sul team Maggiore, anche loro cmq in formazione rimaneggiata. Migliora la resistenza e le posizioni in campo non sono proprio del tutto casuali.
Fra due settimane, esordio ufficiale contro GDP del sommo padrone.
Le pagelle, ovviamente, di Abdel Ziliani


- RANALDI: VOTO 8
Di gran lunga il migliore in campo, dopo le critiche di scarsa personalità ricevute all’esordio, prende in mano la squadra e detta i tempi difensivi e le ripartenze, arginando gli attacchi furiosi dell’attaccante avversario più in forma. Degno di nota il primo goal della carriera: Capitano

- KEVORKIAN: VOTO 7,5
L’iceman di ico, uscito dagli spogliatoi non proferirà più parola sino alla doccia di fine gara, neanche fosse la finale di coppa libertadores al maracanà. Sbuffa, mugugna e lotta per tutto il match, a volte si intestardisce in dribbling improbabili; si riconferma goleador: Rivelazione

- RAZIK: VOTO 7,5
Comincia a ritrovare la forma perduta e si vede; difende, attacca, prende ed elargisce calci, ruba palloni agli avversari neanche fosse gattuso. segna alcune reti di buona fattura e sbaglia meno del solito: Ritrovato

- DE SIMONE: VOTO 6,5
Comincia benissimo in difesa fermando gli attacchi avversari, ma dopo poco si infortuna per un “doppio stiramento alle gambe” (???). Alcuni maligni sostengono di aver notato la mancanza di una scopa dall’aps, altri di una banana da mensa; nessuno saprà mai cosa sia veramente successo. Sta di fatto che in veste di portiere calamita quasi tutti i tiri avversari che cominciano a prenderlo di mira da ogni angolo del campo, probabilmente gelosi della sua “condizione” di cui sopra: Bombardato

martedì 8 aprile 2008

Amichevole: ICO - STM 2-9

Esordio disastroso, ma di cuore della squadra ICO, priva delle due punte di diamante Fasciani e Natalizi ed ormai soltanto memore del talento di bari vecchia ormai tornato nei suoi quartieri.
Bene il primo tempo, peggio la ripresa.
La prossima settimana si replica... san gennaro facci un miracolo...
Le pagelle sono di Abdel Ziliani...


KERVORKIAN: VOTO 7
Sopperisce ai grossi limiti tecnici con grinta e cuore, ruba palloni, si propone e autore persino del primo goal della sua squadra; di gran lunga il migliore dei suoi; unico neo l’esilarante autogollonzo che lo ha visto protagonista: furetto.

DE SIMONE: VOTO 6+
L’unico in grado di dare un senso alla difesa disastrata di ico, ogni tanto prova qualche ripartenza ma alla fine capisce che i piedi non lo assistono e torna nelle retrovie: cardine
p.s.: alla frase più gettonata della partita: “te posso dà un consijo senza che t’arabbi?”: VOTO 3

RANALDI: VOTO 6-
Conscio di possedere i cosiddetti “due sinistri” svolge onestamente il proprio compitino senza strafare, urge una idonea preparazione tecnica per migliorare l’andatura a mò di bradipo che lo contraddistingue: diligente

RAZIK: VOTO 5,5
L’ex bomber delle piramidi non è al meglio della condizione, gioca solo un tempo confezionando qualche buon assist e il 2° (e ultimo) goal dei suoi. Nella seconda frazione di gioco dà il peggio di sé sbagliando goal clamorosi e assist elementari: spompato

CARACCHINI: VOTO 5
Abituato ai grandi spazi e si vede, la punta di diamante di ico non punge, sbaglia quasi tutto quello che c’è da sbagliare compresi gli incomprensibili cross a cambiare gioco (?). I suoi compagni l’aspettano fiduciosi: da rivedere.